“Momenti Aha!” – La realtà che si rivela
di Shukri Devi Ishaya
Ricordi di aver vissuto un indimenticabile momento "Aha!" nella tua vita? Un momento in cui qualcosa ti è apparso così chiaro da essere al tempo stesso stupefacente e stimolante. Ne ricordi l'impatto?
Ricordo di aver scalato per la prima volta una montagna molto alta in Scozia. Io e il mio amico, all'età di 16 anni, eravamo così determinati ad arrivare in cima che non ci siamo quasi mai fermati durante la salita. Quando raggiungemmo la vetta, le nuvole si diradarono e rivelarono una vista mozzafiato su centinaia di chilometri di costa.
Mi sono fermata di colpo. I miei occhi erano increduli di fronte alla bellezza che si dispiegava davanti a noi. Ci sono centinaia di isole al largo della costa, quindi il panorama è vario e stupefacente. La luce era straordinaria! Era piena estate, il sole cominciava a scendere nel cielo e noi ci siamo seduti tranquillamente a fare il nostro picnic. Quando il vento è calato, un potente senso di pace ci ha avvolti.
C'era solo quiete e silenzio.
Niente vento, niente alberi fruscianti, niente persone, niente rumori del traffico, niente chiacchiere.
Niente.
Le orecchie erano sconcertate: come poteva la natura essere così silenziosa? Come poteva non esserci rumore per centinaia di chilometri? Guardai il mio amico: non sapevamo se ridere o piangere.
Non parlammo per ore. Era come se la mia intera esistenza si stesse dispiegando in quel momento. Era una prospettiva che mai avevo percepito consapevolmente prima.
Spazio. Calma. Agio. Chiarezza. Umiltà. Gratitudine.
Il "momento Aha!" mi ha mostrato che c'era un altro modo di vivere
A quel tempo, la nostra vita quotidiana si consumava nella frequentazione di una scuola di musica, dove tutto era stressante e intenso. E così rumoroso! Quaranta bambini che si esercitavano con gli strumenti tutto il giorno!
Svegliarsi alle 6 del mattino con gli études di Chopin suonati alla perfezione; sentire i miei compagni di corso volteggiare senza sforzo tra scale, arpeggi e studi ogni mattina era piuttosto inquietante - a vari livelli!
Il programma giornaliero era così fitto che non c'era spazio per essere e basta: si trattava solo di fare. Fare meglio, in modo più accurato! Di più. Non essere abbastanza in questo momento. Non essendo abbastanza questo momento.
Quel giorno in montagna, tuttavia, il momento "Aha!" si presentò proprio tramite l’esperienza di essere e basta e semplicemente di vivere il momento. Essendo così vuota di me, c'era spazio e tempo per assorbire tutto ciò che avevo davanti, e la consapevolezza che potevo davvero sperimentare la pace. Senza fare nulla!
Non sapevo che questo fosse possibile fino ad allora e ho giurato a me stessa di rendere le escursioni in montagna una priorità assoluta nella mia vita. All'epoca pensavo che la pace si potesse sperimentare solo in montagna, lontano da tutto e da tutti. Inoltre, fino a quel giorno, non avevo idea di quanto fosse incredibilmente bello il mondo naturale.
I "momenti Aha!" sono doni lungo il cammino
Questi momenti sono un dono enorme nel nostro percorso di vita, questo percorso di realizzazione del Sé. Ci aprono a qualcosa di più: più consapevolezza, più gioia, più gratitudine, più amore, più magia!
Che te ne renda conto o meno, stai percorrendo un cammino di consapevolezza. Solo per il fatto di essere vivo.... Congratulazioni!
Ma cosa significa tutto ciò? Può sembrare che la vita consista nel realizzare cose, nell'acquisire cose e nel creare esperienze fantastiche - il che, ovviamente, fa parte del cammino che hai intrapreso e che continuerai a percorrere. Ma il quadro non è completo.
Facciamo un attimo il punto della situazione. Com'è la tua vita in questo momento? È edificante, eccitante, piacevole, gratificante? Oppure è scomoda? Vuoi che alcune cose cambino? Se c'è disagio, ottimo! È una cosa da celebrare.
Essere a disagio è un ottimo terreno di gioco per aprirsi e fare cambiamenti e scoperte entusiasmanti dentro di te. Se, invece, la tua vita è confortevole, ben venga! Non è bello il comfort?
Il comfort può anche essere un po' pericoloso! È molto probabile che la tua felicità si basi su cose esterne. Per esempio, come ti sentiresti se alcune di queste cose o persone non facessero più parte della tua vita?
La tua vita è costruita su fondamenta traballanti?
Facendo affidamento su cose temporanee c'è sempre la possibilità di perderle, e quindi la nostra felicità è nel migliore dei casi condizionata, forse del tutto precaria. Forse te ne sei già accorto grazie ad alcune tue paure.
Certo, le circostanze esterne possono migliorare enormemente la nostra vita, ma tutt’altra cosa è renderle la base, il centro, la nostra identità.
Il comfort può anche generare indifferenza, che tende a portare alla noia, e iniziamo a cercare modi per vivacizzare le cose alla ricerca di maggior divertimento, felicità e gioia. Magari intraprendendo qualche attività sportiva esaltante, cambiando lavoro o addirittura partner. Potenzialmente non c'è nulla di male in tutto questo, dipende dal motivo per cui stiamo facendo i cambiamenti.
Eccetto questo. Ascolta....
La parte di te che cerca costantemente qualcosa al di fuori per sentirsi completa, amata o felice è la parte di te che non potrà mai sperimentare tutto questo in modo permanente.
La parte di te che giudica costantemente e ha forti opinioni su tutto e tutti non potrà mai essere soddisfatta in modo permanente. Mai.
In realtà lo sai già! Quante volte hai aspettato disperatamente qualcosa, come una vacanza... per poi finalmente arrivarci e quella maledetta voce nella testa, che non ha mai smesso di lamentarsi, sta ancora parlando! Sta ancora cercando di condurre il gioco!
Se sei fortunato, finalmente ti sdrai sul tanto atteso lettino, con il sole che batte sul viso, che riscalda il corpo, e finalmente ti concedi di fermarti. Potresti provare un senso di rilassamento e una sensazione tangibile di abbandono. Tanto per cominciare...
È così interessante quando viviamo davvero queste esperienze su cui abbiamo fantasticato: raramente sono all'altezza dell'esperienza che abbiamo immaginato. Possono essere meravigliose. Ma, prima o poi, "la voce" si fa sentire.
Mentre siamo sdraiati nel luogo ideale sotto il sole, la nostra attenzione può tornare a qualche problema da risolvere al lavoro, in famiglia o con gli amici. Forse una conversazione fastidiosa, alla quale stiamo ancora disperatamente cercando di trovare la risposta o la soluzione perfetta.... e prima che ce ne accorgiamo, anche se siamo sdraiati in paradiso con il mare cristallino che ci lambisce i piedi, l’esperienza interiore è di nuovo di insoddisfazione ed inquietudine.
Ed ecco la parte migliore di tutte!
La chiave è l'attenzione
Questa transizione dallo sperimentare beatitudine o felicità avviene per un motivo. Uno solo. Poniamo tutta l’attenzione alla voce nella testa! Letteralmente, TUTTA l'attenzione. Crediamo che ci stia dicendo la verità, ci crediamo ogni volta! Che dica qualcosa di positivo o di negativo, ci crediamo ciecamente. È come se a un certo punto decidessimo inconsciamente che questa voce sia la nostra personalissima guida, onnipotente e onnisciente.
Sfortunatamente per noi, supponendo che abbiate un'esperienza simile alla mia, la realtà è che il nostro "life coach", a cui diamo tutto questo credito e rispetto, ha la maturità e la consapevolezza di un pezzo di cemento! È come se avessimo scelto il compagno di classe più scapestrato delle elementari e gli avessimo chiesto di farci da guida tutti i giorni per il resto della nostra vita!
Alla "guida" piace metterci al centro dell'universo, prendere le cose personalmente, giudicare, lamentarsi, controllare e, cosa frustrante, ogni tanto cambia rotta e si contraddice. E continua a credere di avere sempre ragione! (Non è spaventosamente simile al mondo della politica?).
Eppure, noi la seguiamo! Crediamo alla voce! Agiamo in base ad essa. Proviamo emozioni fortissime a causa dei suoi commenti e giudizi. Ci sembra persuasiva, grande e importante. Basiamo tutta la nostra vita su questa voce. Straordinario!
La voce esprime una gran quantità di giudizi. Hai mai sentito l'espressione "quando punti un dito, ce ne sono tre che ti puntano contro"? Non importa quanto giusti e importanti ritenga i tuoi giudizi, questo semplice meccanismo di diventare "il giudice" ti allontana dal tuo stato naturale, dalla tua più elevata essenza, dalla tua più alta vibrazione e dalla tua capacità di avere il massimo impatto.
Allora, che cos'è questa parte di noi che alla fine trova difetti in tutto e tutti? È ridicolmente semplice. In realtà è davvero imbarazzante, quindi lo sussurrerò!
È un singolo pensiero.
È questo! Il tuo life coach preferito è in realtà solo un’idea. Questa parte di te, che spesso agisce come un terremoto, è solo un piccolo pensiero che balena nella tua consapevolezza!
La voce nella testa non sei tu
Una voce nella testa. Non è una possente forza che ha un sacco di potere e saggezza. No, no, no... è solo un pensiero, un pensiero alla volta, che compare e a cui talvolta ci aggrappiamo per tutta la vita! NOI gli diamo potere proprio col nostro intenso attaccamento e la nostra attenzione.
Il che ci porta a chiederci: chi sta prestando attenzione? Cosa, dove o chi è il "noi" che dà potere ai nostri pensieri?
[Ecco uno dei migliori momenti "Aha!" che ho avuto finora....]
Il giorno in cui ho scoperto che io non sono i miei pensieri. Wow! Quella voce che mi dà consigli e, a dirla tutta, commenta ogni attimo della mia vita, mi assomiglia davvero, ma.... posso contare i miei pensieri, posso guardarli, posso ascoltarli! Allora, chi è che conta, guarda e ascolta? Chi è questo 'io'?
La consapevolezza di tutto questo.
Ciò che sta guardando attraverso i tuoi occhi sullo schermo per leggere questo, è la consapevolezza. Pura consapevolezza. Tu sei la totalità della consapevolezza. La realtà sottostante a tutto. Non è complicato, non è difficile, anzi è molto semplice e facile perché è naturale. È il tuo stato naturale.
Diventando intimi con questa consapevolezza, sempre più momenti "Aha!" hanno lo spazio per arrivare a te. Ci liberiamo dal "life coach" ed è come se ci fossimo permessi di far entrare nella nostra vita più verità, più magia. Di solito siamo così presi dalle nostre piccole vite che non vediamo la grandezza e la magnificenza di tutta la magia che ci circonda".
"Aha!": un assaggio di realtà
Allora non me ne resi conto, ma quella fantastica giornata in montagna, in cui ho sperimentato uno stato di quiete e di tranquillità interiore che non avevo mai provato prima, è stato come piantare un germe - di un proposito, di realtà e di verità.
Dobbiamo trovare il tempo affinché questi momenti ci catturino e ci mostrino ciò che è reale. Perché? Se non altro, la vita diventa più libera, più divertente e più fluida.
Non vivo più una vita dettata dalla qualità dei pensieri che ho in un determinato giorno. Ora so che la voce non è reale. Sono più felice e soddisfatta di quanto avrei mai potuto immaginare e il panorama della vita continua ad espandersi. Ancora più in profondità, in questo spazio avviene la guarigione; è troppo grande per essere descritto e va sperimentato di persona. Ma è grande.
Fortunatamente, da allora ho scoperto che non è necessario che io sia su una montagna o che mi ritiri da tutti gli ambiti della mia vita per sperimentare quel senso di pace e di quiete! È qui, indipendentemente dall'esterno e, sono felice di dirlo, anche dalla voce!
Dopo dieci anni vissuti sempre più in questo spazio di consapevolezza, con l'aiuto infinito della mia pratica di Ascensione, direi che è essenziale cambiare il nostro rapporto con il nostro infantile "maestro di vita". Questo mondo folle può arrivare a estremizzare sempre di più le cose per mostrarci ciò che è reale, finché non faremo le cose in modo diverso anche dentro di noi.
I momenti Aha! sono preziosi semi di luce che illuminano il nostro viaggio di consapevolezza; vogliamo fare spazio a questa luce. Conoscere intimamente la consapevolezza ci permette di essere la migliore versione di noi stessi in questa vita e di avere il massimo impatto. Non è straordinario? Scoprire chi sono veramente al di là della voce, continua ad essere la cosa più eccitante per me.
Che te lo ricordi o meno, sei venuto qui per fare qualcosa di importante. Trova un percorso che ti permetta di scoprirlo nel modo più piacevole. Dai spazio a quello che sei veramente.
Cosa stai aspettando?