Esplorare il Silenzio
di Rajni
Mi piace condividere le storie e una, in particolare, non manca mai di strapparmi un sorriso. C'è stato un particolare momento che spicca nella mia vita, un momento su cui rifletto spesso, ripercorrendo il viaggio da chi ero allora a chi sono ora.
Era il mio giorno libero dall'hotel in cui lavoravo. Ricordo che era una bella mattina. Il sole era appena sorto ed era incredibilmente tranquillo, così decisi di fare una nuotata. Gli ospiti non si erano ancora alzati e il personale non era ancora arrivato al lavoro. Avevo il posto tutto per me.
Galleggiavo nel mare di Bali, era caldo e immobile. Ricordo di aver guardato il cielo blu e di aver notato quanto fosse vasto. Poi è successo qualcosa di straordinario.
Mi sono persa completamente nel momento, provando un incredibile senso di pace. In lontananza, potevo sentire il lieve fruscio delle palme da cocco, le barche da pesca che partivano e il dolce sciabordio delle onde sulla riva: era la natura al suo meglio, semplicemente incantevole.
Mi sono sentita sostenuta e profondamente connessa e il tempo si è fermato. Quello che pensavo fosse mezz'ora, è risultato essere 3 ore di fluttuazione, realizzando in quel lasso di tempo, che non avevo nessun tipo di preoccupazione. Tutto andava assolutamente bene; non c'era nulla da controllare, nulla da fare se non essere nel momento.
Mi sentivo libera.
"Era giunto il momento, per ora, di concentrarmi al 100% su me stessa"
Era una sensazione meravigliosa. E nel profondo del mio cuore sapevo che era giunto il momento di lasciare il mio lavoro aziendale nel settore alberghiero, per sempre. Il mio tempo a Bali era terminato, dopo decenni di dare ed essere al servizio degli altri, era giunto il momento, per ora, di concentrarmi al 100% su me stessa.
Ed ecco la cosa buffa: non appena ho lasciato quel momento di pace e tranquillità, sono tornata alla mia routine quotidiana di lavoro, ma quello che ho notato è che l'impulso di partire era così forte che ogni giorno che ritardavo la partenza aumentava lo stress. Il peso sulle mie spalle diventava sempre più sgradevolmente pesante.
Mi ero completamente disconnessa, avevo paura di alzarmi la mattina, di dover affrontare gli ospiti e gestire il personale e spesso preferivo chiudermi nel mio ufficio a fissare le quattro pareti.
Dentro di me lottavo con ansia, depressione e pensieri autosabotanti del tipo: "Sei infelice, devi andartene". Tuttavia, le preoccupazioni su ciò che sarebbe successo dopo, su come mi sarei mantenuta e sulle reazioni degli altri, avevano preso il sopravvento. I miei pensieri erano così rumorosi che mi isolavano e mi facevano stare malissimo.
Lasciare il mio lavoro a Bali, dove ho imparato molto su di me, affrontato prove incredibili, conosciuto persone fantastiche e trovato il mio attuale fidanzato, è stata una delle decisioni più difficili della mia vita. Ma desideravo ancora di più quella pace che avevo sperimentato galleggiando nel mare quella mattina.
Fu un'intuizione potente: "Se non lo faccio ora, me ne pentirò per il resto della mia vita. Qual è la cosa peggiore che mi potrebbe accadere?" e ho concluso che avrei semplicemente dovuto ricominciare da capo. Niente di grave.
E WOW, si è rivelata la migliore decisione della mia vita....
Il silenzio è la porta di una saggezza più profonda
Scegliendo di partire, mi sono immediatamente ricollegata alla mia missione di vita e mi sono rimessa in carreggiata per scoprire il mio vero io. Bali mi ha insegnato che la magia esiste ovunque, non solo in un paradiso tropicale. Accade quando ci fermiamo, siamo quieti, in silenzio e osserviamo: il mondo diventa un luogo magico, vibrante e pieno di vita.
Ho dovuto abbandonare il desiderio di aiutare le persone; ho dovuto abbandonare il tentativo di capire tutto e aiutare prima me stessa. Per raggiungere questo obiettivo, è stato necessario togliermi di mezzo e smettere di insistere, forzare e cercare di controllare tutto.
Da allora ho scoperto che la vita lavora per te, non contro te, quando si accetta la prospettiva che le cose accadono per te, non a te.
"L'unica cosa di cui avevo il controllo era scegliere"
Proprio quando l'oceano mi ha aiutato quella mattina, mi sono lasciata andare, mi sono tolta di mezzo e in quel momento (beh, in tre ore!), ho acquisito una direzione e una chiarezza cristallina sul mio prossimo passo. Non c'è stato alcuno sforzo. L'unica cosa di cui avevo il controllo era scegliere.
Essere presenti ha un potere immenso; c'è una tale connessione che non vi sentirete mai soli. Nei momenti in cui ci si sente senza speranza la Speranza c'è sempre, l'Amore è incondizionato, quindi non c'è bisogno di trovarlo all'esterno.
Agire è facile perché avrete tanta chiarezza nelle decisioni che prendete, momento per momento, sapendo che c'è un piano più grande e una fonte infinita che si prende cura di voi. Tutto ciò che serve è agire da quello spazio.
Per mia esperienza, so che la pace è possibile. E non solo possibile, ma anche permanente. Dovete solo renderlo il vostro più grande desiderio; è una semplice scelta: la volete o no? Qualunque sia la vostra scelta, trovate qualcosa che vi sostenga, date il massimo e tutto il resto andrà al suo posto senza sforzo.
Per me, quel qualcosa è stata la pratica dell'Ascensione degli Ishaya. Che cosa ha fatto l'Ascensione per me? Ha potenziato quel desiderio e ha accelerato la mia crescita!
Trova lo scopo della vita
È così che sono arrivata qui, a parlare con voi, a condividere la mia storia. Fin da piccola sapevo di essere stata messa su questa terra per fare la differenza e so che anche voi avete avuto questa sensazione.
Ho scelto le due cose che hanno avuto più impatto nella mia vita: lo yoga e la meditazione. Mi sono chiesta come avrei potuto contribuire, essere utile e avere un impatto mentre facevo ciò che amavo, senza sforzo, e mi sono aperta a ciò che sarebbe successo dopo.
Ora, per me, insegnare lo yoga con presenza, non è solo un modo; è l'unico modo per connettermi veramente con i miei studenti e avere un impatto significativo sia dentro che fuori dal tappetino.
Pensando al mio percorso personale, ho imparato che esplorare il silenzio interiore va ben oltre il benessere personale. Per me, come insegnante di yoga e del Bright Path, è molto più che eseguire le posizioni yoga e dire le cose giuste.
"Essere presenti è come un dono che non finisce mai"
Non sto dicendo che questo non sia importante; tutti abbiamo bisogno di una guida, naturalmente. Tuttavia, prendetevi un momento per riflettere su questo: se ci connettiamo al Silenzio, veniamo da un luogo di pura presenza, di connessione assoluta, di amore incondizionato - come pensate che questo influisca sulle vostre parole e sulle vostre azioni piuttosto che se venite da un luogo di paura, dubbio e giudizio?
Essere presenti è come un dono che non finisce mai. È contagioso: diffonde buone vibrazioni nelle nostre interazioni, rendendo le connessioni più forti e i cambiamenti positivi possibili, più di quanto la vostra mente possa immaginare.
Allora, qual è la vostra storia? Siete pronti a essere STRA-ordinari?