Ospiti del mistero
di Ahimsa Ishaya
Seduta davanti al computer (come te, forse, mentre leggi queste righe), sento il canto di un uccello in sottofondo. Un sorriso, il mio. La felicità di poter ascoltare il canto della Vita.
Siamo ospiti del mistero di questo momento. Non solo di ciò che contiene (l'uccello, il canto, la felicità), ma di ciò che è in sé:
Consapevolezza.
Preparati all’avventura più grande
In questo articolo vorrei condividere con te come possiamo affrontare l'esperienza di essere vivi su questo pianeta dalla prospettiva di essere ospiti, quanto sia magico esplorare l'inesplorato e quale infinita e meravigliosa gioia sia farlo.
Cosa intendo con "essere ospiti"?
Mi riferisco alla possibilità di vederci come visitatori temporanei di questo corpo.
Un'opzione è quella di vederci come inquilini permanenti e confinati di questo corpo-casa. Un'altra possibilità è quella di vederci come suoi ospiti, come il sole che penetra negli alberi in primavera, l'aria che produce il suono del canto, l'acqua che nutre i nostri organi quando la beviamo.
Tuttavia, il sole cambia la sua temperatura ad ogni stagione, l'aria la sua intensità e l'acqua il suo sapore. E se invece di essere il nostro corpo-casa o gli elementi che lo attraversano, fosse qualcos'altro a tenerci in vita?
Un mistero. Un qualcosa di inspiegabile che ci fa svegliare ogni mattina e che fa sì che tutte le cellule del nostro corpo si rigenerino ad una velocità sorprendente.
Tutti amiamo la magia. Quell'istante in cui il mago estrae la carta e non sappiamo ancora se sarà l'Asso di cuori. Quella pausa, quella piena attenzione, quel mistero senza tempo ci fa smettere di pensare e di vagare in altri tempi e spazi e ci fa fondere nel momento presente.
Se ce lo chiedessero, sarebbe molto plausibile pensare che il senso di mistero o di meraviglia sia dovuto all'abilità del mago, al fatto che oggi non stiamo lavorando, eccetera, anche se questa percezione deriva da un'associazione inconscia.
E se questo senso di mistero fosse esplorabile? Se potessimo assaporare che è il vero ospite cosciente di tutto ciò di cui siamo consapevoli, anche del nostro corpo? Come possiamo esplorarlo?
Il mistero è proprio qui, in attesa della tua attenzione
Sostituisci il mistero con il momento, la coscienza. Sostituiscilo con la parola che lo descrive più chiaramente per te.
Puoi esplorare il mistero iniziando a riconoscere quanto segue: ora, puoi scegliere di vedere questo momento come qualcosa di sconosciuto e inesplorato?
Puoi continuare ad osservare se ciò che ti dà davvero una scintilla o una scintilla di entusiasmo è assaporarlo, sentirlo, riconoscerlo vividamente. In contrapposizione alla scialba, noiosa, ininfluente soddisfazione mentale e all'eccitazione del "sì, aha, sono un adulto e capisco questo approccio al mistero" - in modo concettuale e vuoto.
Un'altra cosa che si può considerare è se avvicinarsi al momento in questo modo - o anche solo considerare di farlo - risvegli un senso di avventura e di possibilità.
Se la risposta è sì, allora abbiamo davanti a noi una possibilità rivoluzionaria, la seguente:
E se, per sentirsi vivi, bastasse scegliere di affrontare questo momento come qualcosa di nuovo, aprirsi per assaporarlo e lasciare perdere quella voce che sa tutto per viverlo in prima persona?
I momenti più semplici possono rivelare meraviglie
Mi è capitato spesso di trovarmi in uno stato di assoluta gioia nel guardare la polvere che fluttua in un fascio di luce, o la terra a mezzo centimetro dai miei occhi. Sono sicura che anche voi ricordate uno o più momenti del genere.
Ciò che stava osservando la delizia, la polvere, la terra sei Tu. È me. È il vicino di casa che passa. È un ospite immobile, aperto e assoluto che assiste a quel momento senza giudizi o commenti ed è in uno stato di ininterrotta e vuota pienezza e meraviglia.
Lasciati andare. Guardalo. È qui che ti aspetta.
